Restauro di una antica vetrata a piombo

 

In questo articolo illustreremo brevemente come si esegue un restauro di una vetrata a piombo.

Prima di tutto occorre valutare le condizioni della vetrata: esaminare la gravità dello stato di degrado del piombo,

se e quanti pezzi di vetro sono da sostituire perchè rotti,

l’eventuale presenza di dipinti e la qualità dei materiali utilizzati per costruire originariamente la vetrata.

Il restauro è un’operazione spesso complessa e delicata. A volte conviene, se la vetrata non è di particolare pregio e/o con un disegno relativamente semplice, realizzarne una nuova, che può risultare più economica del restauro in sè.

In questo caso vi presentiamo il restauro di una antica vetrata a piombo con dipinti a grisaglia, alcuni dei quali su un fondo di gialloargento.

 

Nella foto 1 si possono osservare le condizioni iniziali della vetrata: alcuni pezzi sono rotti o mancanti e il piombo risulta essere molto deteriorato. Alcuni pezzi mancanti sono in questo caso dipinti a grisaglia su un fondo di gialloargento ovvero un pigmento che dona al vetro una colorazione gialla intensa con tonalità che variano in base alla quantità di pigmento utilizzata durante la lavorazione.

 

Foto 2, vediamo che la vetrata viene disposta sul banco di lavoro: il piombo usurato viene eliminato, si pulisce la vetrata e si cominciano a preparare i pezzi di vetro che mancano o che sono rotti sostituendoli con dei materiali che siano il più possibile simili agli originali.

 

Foto 3, possiamo notare una fase della preparazione di un nuovo profilato di piombo che deve seguire perfettamente il disegno originale della vetrata.

 

Foto 4, dopo aver tagliato e sagomato il nuovo pezzo di vetro si passa alla prima fase di rifacimento del dipinto, come vedete si comincia con il ricreare i bordi che andranno a contenere il gialloargento. Tutte le operazioni di stesura dei pigmenti a grisaglia o gialloargento saranno eseguiti su di un piano di lavoro luminoso.

 

Foto 5, dopo aver ricreato i bordi il più fedelmente possibile all’originale i pezzi di vetro vengono riposti sul piano del forno e mandati ad una temperatura di oltre 600 gradi in modo che i pigmenti si vetrifichino diventando così permanenti nel tempo.

 

Foto 6, qui vediamo la stesura del gialloargento che viene eseguita con un pennello dalle setole morbidissime che ne permetteranno una stesura molto uniforme. In seguito ogni parte della fuoriuscita del colore al di fuori dei bordi verrà eliminata facendo molta attenzione di non intaccare la parte interna del dipinto.

 

Foto 7, i nostri vetri sono pronti per la seconda cottura in forno, anche questa ad una temperatura simile alla precedente.

 

Foto 8, una delle fasi più difficili ed importanti di questa lavorazione: dopo aver steso un fine ed uniforme strato di grisaglia marrone antico si va a rifinire il dipinto rimuovendo in negativo le parti di colore creando così delle zone di chiaroscuro tipiche dei dipinti a grisaglia.

 

Foto 9, i pezzi di vetro rifiniti vengono per la terza ed ultima volta riposti sul piano del forno e mandati in temperatura.

 

Foto 10, in questa foto vediamo che i vetri con il dipinto ricostruito vengono inseriti nella vetrata ricomponendo il tutto con gli altri pezzi di vetro colorato e alla struttura in piombo che andrà ad unire il tutto.

 

Foto 11, dopo aver ricomposto tutta la vetrata si andrà a saldare le intersezioni dei profilati in piombo ricostruendo la saldatura che tiene assieme la struttura portante, dopo di che si passerà ad una stuccatura della vetrata che la impermeabilizzerà e la irrigidirà notevolmente

 

Foto 12, dopo una minuziosa pulitura finale possiamo finalmente ammirare il risultato definitivo del nostro lavoro. La vetrata è ritornata come nuova pronta per essere utilizzata per molti anni ancora.